La nuova Valutazione nella Scuola Primaria
Video creato dal dott. Roberto Polga, Dirigente Scolastico
in quest’anno scolastico, la scuola è stata investita da una grande innovazione: la valutazione periodica e finale degli apprendimenti delle alunne e degli alunni delle classi della scuola primaria sarà espressa, a partire già dal primo quadrimestre, attraverso un giudizio descrittivo riportato nel Documento di valutazione e riferito a differenti livelli di apprendimento, che andrà a sostituire il voto numerico. I docenti della scuola primaria saranno chiamati ad esprimere, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni Nazionali, un giudizio descrittivo, ciò nella prospettiva formativa della valutazione e della valorizzazione del miglioramento degli apprendimenti.
L’ottica è quella della valutazione per l’apprendimento che “precede, accompagna, segue” ogni processo curricolare e deve consentire di valorizzare i progressi negli apprendimenti degli allievi”.
Si tratta di un cambiamento previsto dall’ Ordinanza Ministeriale del 4 dicembre 2020 n.172, a seguito della quale abbiamo lavorato per modificare il nostro documento e per avviare un percorso di cambiamento più profondo sulla valutazione in generale.
I docenti, pertanto, valuteranno, per ciascun alunno, il livello di acquisizione degli obiettivi di apprendimento appositamente individuati quale oggetto di valutazione periodica e finale.
I livelli sono quattro:
- In via di prima acquisizione;
- Base;
- Intermedio;
- Avanzato.
Ogni disciplina sarà quindi valutata facendo riferimento a questi livelli. Nel documento di valutazione, per ogni disciplina, saranno indicati gli obiettivi di apprendimento, afferenti al curricolo, che sono stati oggetto di valutazione. Per ogni obiettivo comparirà una valutazione del livello raggiunto. Nella nuova scheda, pertanto, non troverete più i voti numerici su base decimale ma i quattro livelli di apprendimento indicati.
I livelli spiegano a che punto è arrivato il bambino nel suo percorso verso un preciso obiettivo di apprendimento.
Per determinare il livello raggiunto, le insegnanti osservano nell’alunno:
- se è autonomo, cioè se usa ciò che ha imparato solo con l’aiuto del docente o anche senza l’aiuto del docente;
- se usa quello che ha imparato solo nelle situazioni che conosce o anche in situazioni nuove;
- se porta a termine un compito solo con gli strumenti e i materiali che gli fornisce il docente o se è capace di cercare da solo strumenti e materiali;
- quando utilizza quello che ha imparato: ogni volta che gli viene chiesto o gli serve (cioè con continuità), oppure solamente qualche volta, oppure mai.
Per la valutazione della Religione Cattolica, dell’Attività Alternativa, del Comportamento e per il Giudizio Globale resta fermo, invece, quanto previsto dal D.Lgs n. 62/2017, nelle stesse modalità deliberate dal Collegio dei Docenti.
IL SIGNIFICATO DI OGNI LIVELLO
AVANZATO: L’alunno porta a termine i compiti in situazioni che conosce o anche in situazioni nuove, usa strumenti e materiali sia forniti dal docente sia cercati altrove, in modo autonomo e con continuità.
INTERMEDIO: L’alunno porta a termine compiti in situazioni che conosce, in modo autonomo e con continuità; in situazioni nuove per risolvere compiti utilizza strumenti e materiali forniti dal docente o cercati altrove, anche se in modo discontinuo e non del tutto autonomo.
BASE: L’alunno porta a termine compiti solo in situazioni che conosce e utilizzando strumenti e materiali forniti dal docente, sia in modo autonomo ma discontinuo, sia in modo non autonomo, ma con continuità.
IN VIA DI PRIMA ACQUISIZIONE: L’alunno porta a termine compiti solamente in situazioni che conosce, solamente con l’aiuto del docente e con strumenti e materiali preparati apposta per quel compito.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa Marilena Conti
(Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3 comma 2 del decreto legislativo n. 39/1993 e succ.vi)